lunedì 31 marzo 2008

Create un server di backup multipiattaforma con Restore

Backup "centralizzato" con Xubuntu e Restore


Creare con regolarità delle copie di sicurezza dei documenti e dei progetti sui quali si sta lavorando è un'attività che non dovrebbe essere mai trascurata. Una delle soluzioni più interessanti consiste nell'allestire un server e dedicarlo alla gestione ed alla memorizzazione degli archivi di backup. In ambito aziendale va bene, allo scopo, qualsiasi sistema: non è quindi necessario acquistare una nuova macchina.

Una volta identificato il sistema da utilizzare per la gestione delle operazioni di backup, è possibile orientarsi su una soluzione quale Restore. Opensource, Restore non richiede alcun esborso economico ed è compatibile con sistemi Windows, Unix/Linux e Mac OS X.

Il prodotto è scaricabile in tre differenti versioni: una serie di pacchetti per Debian-Ubuntu, una macchina virtuale che può essere impiegata con i prodotti VMware (compreso il gratuito VMware Player) e un "live CD" che pesa circa 450 MB.
Il "live CD", se lasciato inserito all'avvio del personal computer, si fa carico di avviare una versione derivata di Ubuntu, resa più leggera grazie all'utilizzo del compatto "desktop environment" Xfce. Da qui, una volta completata la fase di boot, viene eseguita l'utility Restore.
Il vantaggio derivante da questo tipo di soluzione consiste nel fatto che è possibile provare il programma senza modificare la configurazione corrente del sistema in uso.

La macchina virtuale VMware può essere aperta con qualsiasi soluzioni per la virtualizzazione compatibile, compreso VMware Player. Facendo riferimento a questi nostri articoli, potete trovare una disamina del software gratuito messo a disposizione da VMware e la guida all'uso di uno strumento (VMmanager) che consente di creare nuove macchine virtuali o modificare la configurazione di quelle esistenti.

La configurazione di Restore è interamente gestibile ricorrendo ad una comoda interfaccia web, accessibile servendosi del browser.

Nel corso dei nostri test, abbiamo utilizzato l'immagine ISO del "live CD" di Restore, prelevandola dal sito web del prodotto. Dopo aver scaricato il file .iso, è necessario masterizzarlo su supporto CD ricorrendo al programma preferito (ad esempio, CDBurnerXP).
Lasciando inserito nell'unità CD ROM il supporto appena masterizzato e riavviando il sistema, verrà automaticamente avviata Xubuntu - versione ridotta della famosa distribuzione Linux Ubuntu - e, successivamente, l'utility Restore vera e propria.

http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?ID=4282

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